Un classico esempio è la nota canzone popolare "Fra Martino".
L'imitazione canonica può avvenire in quattro combinazioni "base": retto, inverso, retrogrado, inverso del retrogrado.
Possiamo sintetizzare graficamente le quattro tecniche con:
b - p - d - q
come potete vedere, graficamente queste lettere rispecchiano il meccanismo spiegato qui sotto:b - retto: il conseguente è identico all'antecedente
p - inverso: il conseguente inverte gli intervalli rispetto all'antecedente (se l'antecedente sale di un tono il conseguente scende di un tono)
d - retrogrado: il conseguente esegue l'antecedente partendo dall'ultima nota fino alla prima
q - inverso del retrogrado: il conseguente esegue l'antecedente partendo dall'ultima nota fino alla prima invertendone gli intervalli.
Oltre a queste combinazioni base esistono numerose varianti, relative alla durata delle note (canoni per aumentazione o per diminuzione), alla loro altezza (canoni traspositori), oltre a modalità particolari come canoni perpetui, a spirale ed enigmatici.
Il canone e le forme musicali da esso generate (ricercare, fuga) hanno vissuto un periodo di incredibile diffusione e sviluppo durante il periodo che va dal XV al XVII secolo, e i compositori fiamminghi scrissero meravigliose composizioni canoniche fino a 32 voci.
Come avete ascoltato nell'esempio precedente, Bach fu un maestro assoluto dell'arte canonica, e i suoi più grandi lavori (Offerta musicale, Variazioni Goldberg, Arte della Fuga e altri innumerevoli esempi) furono composti in gran parte con questa tecnica.In un prossimo post entreremo più nel dettaglio della tecnica del canone.
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