Cosa ha a che fare l'acrostico con la musica e con la realtà? Lo vedremo tra poco... intanto cosa è un acrostico? a parte gli enigmisti incalliti pochi lo sapranno con esattezza.
L'acrostico è una parola ottenuta dalle iniziali di altre (akro-parte iniziale, e stichos-verso) come il famoso W VERDI di risorgimentale memoria (W Vittorio Emanuele Re D'Italia), ed ecco il primo riferimento musico-reale...
Un altro celebre acrostico musicale (in questo caso sillabico) lo dobbiamo a Guido d'Arezzo, il monaco vissuto nell'undicesimo secolo che con l'invenzione del sistema degli esacordi diede l'avvio alla notazione musicale moderna. Il sistema degli esacordi era basato su un espediente mnemonico, un acrostico costruito sulle note di un inno a San Giovanni. L'inno recitava:
UT queant laxis REsonare fibris
MIra gestorum FAmuli tuorum
SOLve polluti LAbii reatum
Sancte Iohannes
da cui i nomi delle note che tutti conosciamo. UT è poi stato sostituito da DO, a sua volta sillaba iniziale di DOmine.
Divertenti i versi che Arrigo Boito scrisse nel 1882 per l'inaugurazione del monumento a Guido d'Arezzo:
UTil di Guido REgola superna,
MIsuratrice FAcile de' suoni,
SOLenne or tu LAude a te stessa intuoni;
SIllaba eterna!
Torneremo a scrivere di acrostici, perché possono offrire spunti interessanti per la composizione.
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